VerdeOttavia |
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| VerdeOttavia era nel suo ufficio, seduta sulla poltrona raccomandata dall'associazione Meglio star scomodi piuttosto che morire giovani (alla cui tra l'altro aderiva da parecchi anni) e poggiava le sue braccia sul lustrissimo tavolo (si riusciva a notarne lo scintillio se ci si spostava in particolari posizioni) giocherellando con i suoi guanti candidi. Intorno a lei (sopra i mobili si intende) erano posizionate tante boccette di vetro nelle quali gorgogliavano strani liquidi delle più bizzarre tonalità di colore (quasi inquietanti). L'infermiera non ci badava comunque e anzi sembrava assorta. Fissava l'infermieria. Era linda e luminosa proprio come piaceva a lei. Le ampie finestre erano aperte in maniera tale che l'aria non diventasse viziata e i letti erano perfettamente in ordine: se ne contavano 8 addossati alla parete di sinistra e 8 alla destra. VerdeOttavia non aveva nulla da fare in quel preciso istante (nessun ferito, niente da ripulire...) così si appisolò ben sapendo che sarebbe stata svegliata male a causa di qualche urgenza...
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